L'importanza religiosa di Trani,sede Arcivescovile è concentrata sulla devozione alla Vergine Maria.Tale indole,è autorevolmente messa in luce da un monumento di fede mariana,"il Santuario della Madonna di Fatima",edificato nel 1957 dai PP.Rogazionisti presenti nella "Città di Maria" dal 1931.Indimenticabile,il ricordo di P.Gerardo Onorato presenza ispiratrice del progetto mariano di Monfortana spiritualità.Il 16 Luglio 1958 il grandioso Tempio in onore della B.V. di Fatima viene elevato a Santuario Mariano Diocesano.L'anno seguente la città viene nuovamente consacrata al Cuore Immacolato di Maria.Il 6 Settembre 1961 il Sommo Pontefice Giovanni XXIII in udienza generale a Castelgandolfo benedice la nuova statua della madonna proveniente da Fatima;la stessa verrà incoronata il 15 Ottobre 1961 e solennemente collocata nel suo Santuario,arricchito da indulgenze.








lunedì 23 maggio 2011

Fatima e I Rogazionisti




A me il compito di dare il benvenuto come Rettore del Santuario a cui è affidata la cura pastorale. Il Santuario della Madonna di Fatima in Trani,desiderato dai Pastori della Diocesi e dai devoti della città è divenuto nel tempo,segno di una viva presenza di Maria. Come ogni santuario è luogo,di preghiera fiduciosa,in particolare rogazionista,e della riconciliazione,spazio di discernimento vocazionale per i giovani sotto lo sguardo materno di Maria. Formulo,quindi un semplice augurio che questo blog possa essere mezzo di approfondimento per una conoscenza e devozione viva e consapevole verso N.S.del Rosario di Fatima



P. Salvatore Catalano
Rettore del Santuario
Mons. Giovanni Battista Pichierri
ARCIVESCOVO
di TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE
TITOLARE di NAZARETH

Ad Jesum per Mariam

È un’espressione di S. Luigi M. Grignon de Monfort dal fondamento biblico-teologico richiamato dal Concilio Ecumenico Vaticano II nella Lumen Gentium. Gesù dall’alto della croce,nella persona di Giovanni apostolo, segno della Chiesa, ci ha affidato a Maria, la madre sua,donandocela come Madre: “stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre,Maria madre di Cleopa e Maria di Magdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre!”. E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé” (Gv 19,25-27).Gesù, oltre al dono che fa di sé a noi, facendoci come Lui “figli adottivi del Padre”, ci dona come madre nostra (“Ecco tua madre”) la sua madre (“Ecco tuo figlio”). Maria entra in relazione con noi, discepoli del Figlio suo, con un compito o missione che il Figlio le affida: essere “madre nostra”. Qual è stato il compito che Maria ha svolto nei confronti del Figlio? Seguiamo i testi sacri.Annunciazione. Con l’Incarnazione del Verbo, Maria pronuncia il suo sì alla volontà del Padre per la realizzazione del piano della redenzione (“Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”. Lc 1,38) ed è diventata Madre di Dio, dando la sua carne al Figlio.Nascita-presentazione al Tempio-Nazareth (Lc 2,29-52). Nella nascita di Gesù, nella presentazione al Tempio e nella sua vita nascosta a Nazareth, Maria – dice Luca – “sua Madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini” (Lc 2,51-52).Visitazione. Maria visita Elisabetta, la quale dice di lei: “E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto” (Lc 1,45).Nozze di Cana. Maria interviene con autorità sul Figlio dicendo ai servitori: “Qualsiasi cosa vi dica
fatela” (Gv 2,5).Chi è mia madre? Durante la vita pubblica, cioè quando Gesù annuncia il Regno del Padre, l’evangelista Matteo ritrae Maria mentre Gesù parlava alla folla: “Qualcuno gli disse: “Ecco,tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti”. Ed egli, rispondendo a chi gli parlava,disse: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli”. Poi, tenendo la mano verso i suoi discepoli,disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli,egli è per me fratello, sorella, madre” (Mt 12, 46-50).Maria nel Cenacolo. “Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto cammino permesso nei giorni di sabato. Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi; vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo. Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui” (Atti 1,12-14).La maternità di Maria nei confronti del Figlio suo Gesù, il Salvatore, appare dai testi citati:
- Innanzitutto come voluta da Dio (annunciazione)
- Relativa al piano di salvezza universale (al Tempio e visitazione)
- Mediatrice di grazia (Nozze di Cana)
- Unita intimamente alla volontà di Dio (Chi è mia madre?)
- Partecipe della passione del Figlio (Gv 19,25-27)
- Presente nella Chiesa e con la Chiesa, orante e supplice (Cenacolo) Ella, dice il Concilio Ecumenico Vaticano II: “Per questo fu per noi madre nell’ordine della grazia” (LG,61). E le motivazioni vengono così riassunte: La Beata Vergine, insieme con l’incarnazione del Verbo divino predestinata fino all’eternità quale Madre di Dio, per disposizione della Divina Provvidenza, fu su questa terra l’alma madre del divino Redentore, compagna generosa del tutto eccezionale, e umile ancella del Signore.
Col concepire Cristo, generarlo,nutrirlo, presentarlo al Padre nel Tempio, soffrire col Figlio suo morente in croce, cooperò in modo tutto speciale all’opera del Salvatore con l’obbedienza, la fede, la speranza e l’ardente carità, per la vita soprannaturale delle anime” (LG,61).
La maternità di Maria nell’ordine della grazia – continua a dirci il Vaticano II –“…perdura senza soste dal momento del consenso fedelmente prestato nell’Annunciazione e mantenuto senza esitazione sotto la croce, fino al perpetuo coronamento di tutti gli eletti. Difatti, assunta in cielo non ha deposto questa funzione di salvezza, ma con la sua molteplice intercessione continua a ottenerci le grazie della salute eterna. Con la sua materna carità si prende cura dei fratelli del Figlio suo ancora peregrinanti e posti in mezzo ai pericoli e affanni, fino a che non siano condotti nella patria beata.Per questo la Beata Vergine è invocata nella Chiesa con i titoli di Avvocata,Ausiliatrice, Soccorritrice, Mediatrice. Il che, però, va inteso in modo che nulla detragga o aggiunga alla dignità e all’efficacia di Cristo, unico mediatore” (LG, 62).Posto questo fondamento biblico-teologico sulla verità espressa: “Ad Jesum per Mariam” non dobbiamo esitare ad amare la nostra Madre celeste come l’ha amata il Figlio Gesù. A Lei dobbiamo ricorrere per ottenere le grazie di cui abbiamo bisogno, per compiere il nostro cammino di fede dietro Gesù sotto l’azione dello Spirito Santo, per raggiungere la pienezza della vita nuova che Gesù ci ha partecipato con il Battesimo, la Cresima, l’Eucaristia, vivendo la missione che Egli ci ha affidato meritando la gloria della risurrezione: il matrimonio, l’ordine sacro, la vita consacrata per il Regno, l’apostolato.
Da questo grandioso Santuario Diocesano della Madonna di Fatima , che troneggia nella città di Trani noi sperimentiamo costantemente come Maria madre di tutti gli uomini e donne,sostiene e conforta i figli suoi diffusi in ogni angolo della terra. Ci commuove costatare i numerosi pellegrini che accorrono a questo Santuario e le altre migliaia che mediante il conto corrente affidano richieste di Sante Messe e di preghiere per varie e molteplici intenzioni.Da questo Santuario, come da tanti altri diffusi in Italia e nel mondo, Maria svolge il suocompito materno. Il Periodico  Opera  Madonna  di Fatima che vi giunge da questo Santuario di Trani curato sapientemente dai P.P.Rogazionisti è uno strumento di comunicazione che vi incoraggia a coltivare la devozione verso la Madre celeste.Sostenetelo in modo del tutto particolare in questo tempo di forte crisi economica Lasciamoci portare da Maria a Gesù!
Vi ringrazio per aver letto questa mia esortazione e vi benedico dal profondo del cuore,
invocandovi la mediazione materna di Maria.

Trani, 13 maggio 2011